SANTA MESSA PER I RETTORI DI SEMINARI DIOCESANI
OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II
Cappella Matilde, 25 febbraio 1982
Cari confratelli!
In spirito di unione sacerdotale vi porgo il mio saluto in questa comune celebrazione eucaristica.
Nelle vostre diocesi vi prendete cura della vocazione di chi è chiamato a lavorare nella vigna del Signore. In tal modo condividete una grande intenzione del papa, che ogni prega il Signore, perché mandi molti e buoni operai per la sua messe. I miei viaggi pastorali mi dimostrano continuamente: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi” (Lc 10,2).
Con particolare gioia ho appreso del vostro desiderio di conoscere personalmente alcuni organismi e collaboratori della Curia romana, durante l’incontro dei rettori di seminari che tenete quest’anno nella città eterna. Possano i numerosi e amichevoli incontri di questi giorni e la fraterna comunione nella preghiera e nel santo sacrificio della Messa con il vescovo di Roma, rafforzare l’unione di corresponsabilità con il centro vivo della chiesa e il suo supremo ministero di insegnamento e di guida: che diventino incontri fruttuosi anche per le vostre chiese locali. Il sacrificio eucaristico che offriamo in questa concelebrazione diventi una sorgente di ricche benedizioni per tutti noi e per il nostro comune servizio nella chiesa di Cristo.
Nel vostro desiderio vedo anche in voi tutti quelli che qui rappresentate e che nel loro cammino verso il sacerdozio sono affidati alla vostra guida e alla vostra cura.
Trasmettete loro i miei saluti personali e la mia particolare benedizione. Ripongo in loro grande speranza per la chiesa del domani; li incoraggio e li accompagno con la mia continua preghiera nel loro cammino verso l’altare della ordinazione sacerdotale. Vogliamo ricordarli anche qui nella nostra comune preghiera, affinché nella comunità di fede del seminario riconoscano sempre più chiaramente la chiamata del Signore e maturino in risposta il loro sì definitivo nelle mani del loro vescovo e il loro servizio sacerdotale.
La mia preghiera in quest’ora è rivolta anche a voi, cari fratelli. Il Signore, cui stava a cuore notte e giorno l’iniziazione dei suoi discepoli alla fede e al loro futuro apostolato, vi faccia percepire che le sue parole valgono proprio per quelli che lo seguono: “Non vi chiamo più servi... ma vi ho chiamato amici” (Gv 15,15). Che la vostra personale confidenza con il Signore animi continuamente il vostro servizio così importante e difficile nei seminari sacerdotali e vi produca frutti abbondanti. Maria, la Regina degli Apostoli, la Madre dei sacerdoti, interceda continuamente per voi e per i vostri seminaristi di oggi, di ieri e di domani, lo Spirito santo datore di vita. Di tutto cuore pertanto vi impartisco la mia particolare benedizione apostolica.
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