MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI AD UN CONGRESSO INTERNAZIONALE
IN CORSO ALLA FACOLTÀ DI MEDICINA
DELL'UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
Al Venerato Fratello
Mons. ELIO SGRECCIA
Vescovo tit. di Zama Minore
Direttore dell’Istituto di Bioetica
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
1. Ho appreso con vivo compiacimento che in questi giorni si sta svolgendo, sul tema “Alle sorgenti della vita”, un Congresso Internazionale promosso dal Centro Studi e Ricerche per la Regolazione Naturale della Fertilità di codesta Università Cattolica del Sacro Cuore.
Mentre esprimo apprezzamento per l’iniziativa, desidero rivolgere il mio cordiale saluto a Lei, all’Arcivescovo di Ferrara, Mons. Carlo Caffarra, al Rettore Magnifico, Prof. Adriano Bausola, alla Prof.ssa Anna Cappella, Direttrice del Centro, come pure agli illustri Relatori ed a tutti i convenuti.
2. La crisi di valori e di ideali, che investe la società contemporanea, sfida i credenti ad intraprendere una capillare e tenace azione di formazione: è questa la frontiera avanzata della nuova evangelizzazione, su cui occorre impegnarsi alle soglie del Terzo Millennio cristiano.
Tra i soggetti a cui devono andare le maggiori attenzioni della Chiesa e dei responsabili dei destini dei popoli vi è sicuramente la famiglia, cuore della società degli uomini e nucleo costitutivo della stessa Comunità ecclesiale. Lo sfrenato edonismo ed il disprezzo della vita umana, debole ed improduttiva nel suo misterioso e delicato inizio, esigono che la proclamazione del “Vangelo della vita” sia sostenuta dal costante impegno di educare i coniugi a prendere coscienza della propria vocazione di servitori della vita, in responsabile collaborazione con la provvida sapienza del Creatore.
3. Il presente Convegno costituisce una tappa importante dell’opera silenziosa e solerte che codesto Centro svolge da ormai vent’anni, per formare le coppie nel delicato ambito della procreazione responsabile, attraverso la diffusione dei metodi naturali. L’iniziativa coraggiosa di promuovere tali metodi in obbedienza agli insegnamenti dell’Humanae vitae, della Familiaris consortio, dell’Evangelium vitae, dopo i difficili inizi circondati dall’incomprensione dell’opinione pubblica, gode oggi di un crescente riconoscimento scientifico e trova conferma nella serenità e nella pace dei coniugi che si impegnano a vivere la continenza periodica, comprendendone il valore e lo spirito.
Sono risultati che ben possono infondere nuovo coraggio di fronte alle preoccupanti conseguenze prodotte nell’ambito sessuale da una falsa libertà, cui la contraccezione fornisce l’incentivo e lo strumento, incrementando l’appiattimento delle coscienze e l’eclissi dei valori.
4. Alle campagne deleterie di certe politiche demografiche, che cercano di far passare la contraccezione come lecita e doverosa, divulgando e imponendo una visione strumentale ed utilitaristica della vita dei singoli e dei popoli, occorre rispondere con ogni iniziativa atta a sostenere scientificamente e con una corretta informazione la validità dei metodi naturali, secondo il costante insegnamento della Chiesa.
In tale impegno non manchi la certezza di svolgere un’opera preziosa e meritoria in difesa della persona umana, della dignità della donna, del fondamentale valore della stessa vita umana.
5. Nell’auspicare che il mondo scientifico e le comunità cristiane si sentano sempre più coinvolte, ciascuno per la propria parte, in quest’opera di ricerca, di formazione e di evangelizzazione, esprimo la mia gratitudine a quanti, soprattutto nell’ambito dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, stanno già operando in tale direzione, mentre, quale pegno della divina assistenza sui lavori del Congresso, invio a Lei, ai Responsabili del Centro, agli illustri Relatori ed ai partecipanti una speciale Benedizione Apostolica.
Dal Vaticano, 8 Novembre 1996.
IOANNES PAULUS PP. II
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