Pakistan, Filippine I, Guam (Stati Uniti II), Giappone, Anchorage (Stati Uniti II)
16-27 febbraio 1981
DISCORSO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
DURANTE L'INCONTRO CON IL CLERO E I RELIGIOSI
Anchorage (Alaska), 26 febbraio 1981
Cari fratelli e sorelle in Cristo
1. “Ringrazio il mio Dio ogni volta che io mi ricordo di voi, pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera, a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del Vangelo” (Fil 1,3-5).
Queste parole di san Paolo esprimono i sentimenti del mio cuore mentre vi saluto qui oggi ad Anchorage.Io prego infatti con gioia ogni volta che penso ai miei fratelli sacerdoti e ai miei fratelli e sorelle nella vita religiosa. Ringrazio Dio per la vostra dedizione a Cristo, la vostra presenza nella Chiesa e la vostra collaborazione alla sua missione. E ringrazio Dio per le vostre preghiere, nelle quali vi unite all’intero Corpo di Cristo nel lodare il nome della Santissima Trinità e nel chiedere la misericordia di Dio per il suo popolo.
2. Scrivendo la mia ultima enciclica il mio pensiero si è spesso rivolto a voi che condividete in maniera particolare con me la missione di proclamare la misericordia di Dio alla presente generazione. Ogni sera noi ripetiamo nella Liturgia delle Ore le parole di Maria: “di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono” (Lc 1,50). È questa verità di salvezza, la verità sulla misericordia di Dio, che dobbiamo proclamare alla nostra generazione, agli uomini e alle donne della nostra epoca che sembrano allontanarsi dal mistero della misericordia di Dio. È per questo che scrivevo nell’enciclica: “La Chiesa vive una vita autentica quando professa e proclama la misericordia – l’attributo più stupendo del Creatore e del Redentore – e quando porta le persone vicino alle sorgenti della misericordia del Salvatore, di cui è fiduciaria e dispensatrice” (Giovanni Paolo II, Dives in Misericordia, 13).
3. Fratelli e sorelle in Cristo, non dubitate mai della importanza vitale della vostra presenza nella Chiesa, della importanza vitale della vita religiosa e del sacerdozio ministeriale nella missione di proclamazione della misericordia di Dio. Con la vostra vita quotidiana, che è spesso accompagnata dal segno della Croce, e con il vostro servizio fedele e la vostra speranza perseverante, voi dimostrate la vostra profonda fede nell’amore misericordioso di Dio, e date testimonianza di quell’amore che è più potente del male, più forte della morte.
Abbiate quindi fiducia in Colui che vi ha chiamati a questa vita. Abbiate fiducia in Dio “che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiate domandare o pensare; a Lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Così Sia” (Ef 3,20-21).
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