MESSAGGIO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
AL PRIMATE DI POLONIA,
CARDINALE STEFAN WYSZYNSKI
28 marzo 1981
Con il Cardinale Primate, con la Chiesa in Polonia e con tutta la Nazione condivido la profonda sollecitudine per gli avvenimenti dell’amatissima Patria. Questi avvenimenti, data la loro importante eloquenza sociale e internazionale, si trovano al centro dell’attenzione di tutto il mondo. Le voci che mi giungono dalle diverse parti della Polonia esprimono la posizione di vaste folle degli uomini del lavoro, che vedono la necessita di un pieno impegno nelle loro attività, indispensabili per superare la difficile situazione economica nella quale si è trovato il Paese. Essi sottolineano la volontà di lavorare e non di scioperare.
Insieme con tutta la Chiesa in Polonia prego che si arrivi ad un accordo tra le autorità statali e i rappresentanti degli ambienti del lavoro (Sindacati Indipendenti e Autogestiti) per il rafforzamento della pace interna nello spirito del rinnovamento i cui principi sono stati stabiliti di comune accordo nell’autunno scorso. La realizzazione di questi principi esige l’intesa reciproca, il dialogo, la pazienza e la perseveranza. Questa è contemporaneamente la strada più giusta per rafforzare l’autorità e il senso della responsabilità, in particolare in una società che ha la sua propria cultura e le proprie esperienze storiche, difficili e dolorose.
Proprio per ciò la comune opinione delle nazioni che amano la pace si manifesta nella convinzione che i polacchi hanno l’innegabile diritto di risolvere i loro problemi da soli, con le proprie forze. Tutti riconoscono che questo è un compito e un dovere che ha come scopo il bene comune della propria società. I diritti che sono alla base della convivenza internazionale richiedono che tali sforzi della Nazione siano rispettati dagli altri.
Spiritualmente mi inginocchio insieme con voi davanti all’Immagine di Nostra Signora di Jasna Góra, che ci è stata data “per la difesa della nostra Nazione”, e a Lei ancora una volta affido questo momento difficile e importante nella vita della nostra Patria comune, impartendo a tutti la benedizione apostolica: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
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