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VISITA PASTORALE NEI PAESI BASSI

AUGURIO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA POPOLAZIONE DI ANVERSA

Anversa (Belgio) - Venerdì, 17 maggio 1985

 

Cari abitanti di Anversa, della città e della provincia.

Innanzitutto voglio ringraziarvi di essere venuti qui e di darmi così l’occasione di salutarvi. Saluto il signor governatore e il governo provinciale, il signor borgomastro e l’amministrazione comunale, le autorità giudiziarie e militari, i membri del corpo consolare e tutti i dignitari. Spero, signore e signori, che proviate gioia e soddisfazione nell’esercizio delle vostre alte cariche e che possiate svolgere tali compiti in tutta libertà e giustizia al servizio della comunità e soprattutto a vantaggio dei poveri e dei piccoli.

Sono lieto di ritrovare qui Monsignor Paul Van den Berghe, vescovo di questa grande diocesi, e tutti coloro che cooperano nella sua missione ecclesiale. Mi sono appena intrattenuto con i rappresentanti dei laici impegnati nella Chiesa. So che in questa piazza si sono riunite delegazioni di tutte le parrocchie della diocesi di Anversa. Posso chiedervi, cari fratelli e sorelle, di trasmettere il mio saluto affettuoso a tutte le vostre comunità parrocchiali? Possano essere comunità vive e attive, dove continuare a riunirsi regolarmente per onorare Dio e servire gli uomini!

Ai malati e agli handicappati qui presenti, auguro, nonostante la loro prova, la serenità, il coraggio, la speranza, se Dio lo permette, la guarigione o il miglioramento del loro stato. Abbiamo bisogno della testimonianza del vostro coraggio di vivere e dell’aiuto della vostra preghiera.

Saluto la città di Anversa e i suoi abitanti, la florida città situata sul bel fiume Schelda, con il suo porto di fama mondiale, le sue magnifiche chiese ed edifici pubblici, con i suoi rinomati musei. Non dimentico neppure che, in un grande agglomerato come il vostro, possono confluire anche molte delle miserie umane, delle miserie sociali, e il mio pensiero raggiunge specialmente i poveri e le persone in difficoltà di ogni genere. Sono certo che i cittadini e i responsabili di questa città portano in loro, in diversi gradi, questa preoccupazione e cercano di far fronte a questa situazione.

Come Pastore della Chiesa cattolica romana, disseminata in tutti i continenti, saluto questa città cosmopolita e la incoraggio a restare sempre accogliente verso i numerosi stranieri che ci vivono o che vengono a visitarla.

A tutti coloro che abitano qui, auguro pace e giustizia, fraternità e solidarietà, senso della comunità e soprattutto un cuore molto aperto e un impegno assiduo verso i più deboli.

A voi tutti e a questa città, salute e prosperità per tutti i giorni a venire! Che il Signore stesso vi ispiri, vi benedica e vi doni la sua pace!

 

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