PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN AUSTRALIA
CERIMONIA DI CONGEDO
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
Perth (Australia), 1° dicembre 1986
Caro popolo australiano, cari amici.
1. Questo momento di congedo è strettamente legato al gioioso ricordo del mio arrivo a Canberra una settimana fa, e dei tanti meravigliosi avvenimenti che si sono svolti da allora. Per parecchi mesi ho pianificato e ho atteso con impazienza questa visita pastorale. Ero felice perché mi avrebbe condotto in ogni Stato e Territorio dell’Australia, e perché mi avrebbe dato l’opportunità di incontrare australiani di molti ambienti e di tante diverse provenienze. E ora, mentre mi accingo a partire, voglio che sappiate quanto ha significato per me questa visita.
Ho avuto prova del calore e dell’ospitalità dell’intera nazione australiana. Mi avete veramente aperto i vostri cuori e mi avete accolto come un amico e un fratello. La vastità del vostro Paese, con tutte le sue maestose attrattive e la sua bellezza naturale, è superata soltanto dall’ospitalità e dallo spirito entusiastico della sua gente: dalle popolazioni aborigene e isolane che ho incontrato ad Alice Springs ai vostri immigrati più recenti, che mi è parso d’incontrare in ogni tappa del mio viaggio. Nei giovani e negli anziani, e in tutti i genitori con le loro famiglie ho avuto la gioia di scoprire il segreto della grandezza dell’Australia i vostri tesori più preziosi.
È stata una gioia particolare per me essere accanto ai miei fratelli e sorelle della fede cattolica. In tutti i luoghi che ho visitato, ho avuto il privilegio di unirmi alle Chiese locali nella celebrazione dell’Eucaristia, sorgente e momento culminante della vita cristiana. Quale sommo pastore della Chiesa cattolica ho la responsabilità di confermare tutte le Chiese locali nella loro fede e di incoraggiarle a perseverare nella fedeltà al Vangelo di Gesù Cristo. Adempiere a questa missione apostolica in Australia non è stato soltanto un grande piacere, ma è stata anche una fonte di autentica ispirazione. La Chiesa in Australia, come l’Australia stessa, è giovane e vigorosa. È desiderosa di fare grandi cose per Cristo e per tutta l’umanità.
2. È con un senso di profonda gratitudine che vi dico stamane addio. Desidero ringraziare le autorità federali, quelle dei vari Stati e quelle civili che mi hanno dato una così generosa assistenza e in special modo il primo ministro che ha voluto onorarmi con la sua presenza e con le sue parole. Ringrazio ancora una volta i vescovi cattolici e il vostro Governo per avermi invitato a venire qui. Vi sono profondamente grato per aver organizzato e predisposto tutto per rendere possibile il mio soggiorno.
3. Sono grato anche ai responsabili delle misure di sicurezza durante la mia visita. Ringrazio coloro che hanno organizzato i trasporti ai vari luoghi di appuntamento e i dirigenti e operatori dei mezzi di comunicazione di massa che hanno curato la copertura di ognuno degli eventi della scorsa settimana, eventi che resteranno un ricordo incancellabile del mio incontro con l’anima australiana. Le suggestive cerimonie e il meraviglioso spirito di collaborazione manifestato da ciascuno resteranno impressi nel mio cuore. A voi tutti che avete lavorato con tanta dedizione e mi avete accolto a braccia aperte, esprimo il mio profondo e sentito ringraziamento.
4. Sono venuto in Australia per unirmi ai miei fratelli e sorelle della fede cristiana nel celebrare Gesù Cristo la via, la verità e la vita. Questo è il cuore della nostra fede. Questa è la base della nostra speranza. Questa è la fonte della nostra gioia. Sono venuto anche per rivolgere parole di stima e amicizia a tutti coloro che credono in Dio, e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Il mio messaggio è stato inoltre una proclamazione della dignità umana e un appello alla solidarietà e alla pace tra gli uomini, all’insegna della verità e della giustizia, della libertà e dell’amore.
E tutto questo, caro popolo dell’Australia, è quanto desidero per voi oggi e negli anni che verranno. Ricordate sempre chi siete, dove state andando e perché. Ricordate quanto avete da offrire al mondo e quanto il suo destino dipenda da voi. In quanto nazione siete chiamati a compiere grandi cose, poiché siete chiamati ad amare Dio e a servire i vostri fratelli! Ed ora: Avanti, Australia Bella!
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