PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
AI FEDELI POLACCHI
Venerdì, 8 maggio 1987
Prima di concludere con la benedizione finale il nostro sacrificio eucaristico, desidero ringraziare tutti voi qui presenti: Sua Eccellenza, i sacerdoti e tutti i pellegrini della Polonia, per aver celebrato insieme, oggi, san Stanislao, patrono di Polonia. Ci uniamo spiritualmente a tutti coloro che oggi, e in particolare domenica prossima, andranno per le strade dell’antica Cracovia cantando “san Stanislao, nostro patrono, protettore della patria intera, prega per noi”. Mi unisco a tutte le richieste, espresse nella preghiera dei fedeli, come pure da ciascuno e ciascuna di voi e - ampliando questa partecipazione - a tutte le preghiere che nel giorno del santo patrono di Polonia saranno innalzate in terra polacca e fuori della Polonia, dovunque battono i cuori polacchi. Partecipo con tutto il cuore a queste richieste, preghiere ed intenzioni, e in questo modo le faccio proprie per presentarle a Cristo, perché - come dicono le parole dell’Apostolo che abbiamo ascoltato oggi - “chi ci separerà dall’amore di Cristo?”. Affinché tutte queste intenzioni, richieste e preghiere dei connazionali di tutta la patria siano unite all’amore di Cristo e vi aggiungo in questo sacrificio eucaristico quelle mie. Le mie preghiere sono molto vicine alle vostre, specie quando si tratta delle questioni comuni, delle questioni della nostra patria, la cui storia da nove secoli è segnata dalla figura, dalla testimonianza e dal martirio di san Stanislao. Preghiamo dunque anche per la patria di cui egli è il patrono, affinché la forma che essa ha raggiunto nei nove secoli della sua esistenza fino ai nostri giorni mediante l’opera dei grandi spiriti, dei suoi figli e delle sue figlie, mediante l’opera dei santi patroni, martiri e confessori, affinché questa forma della nostra identità spirituale, della nostra libertà e soggettività, si realizzi nel tempo presente ed in quello a venire. A tutte le diverse preghiere unisco oggi, insieme con voi, una in particolare: perché il mio ministero in terra natia, quando fra non molto parteciperò al Congresso Eucaristico in Polonia, possa rendere il migliore servizio a tutti i miei connazionali in patria, all’intera nazione, al suo oggi ed al suo domani. Ora prego Sua Eccellenza di impartire con me la benedizione finale a tutte le persone qui riunite e - indirettamente - a tutti i nostri connazionali in Polonia ed in tutto il mondo.
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