PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
ALL’INIZIO DELLA CELEBRAZIONE PER I CARDINALI
E I VESCOVI SCOMPARSI NEL CORSO DELL’ANNO
Basilica Vaticana - Martedì, 7 novembre 1989
La riconoscenza della Chiesa universale per “gli esempi di ardore apostolico, di forza d’animo e di vibrante fedeltà” offerti dai Cardinali e dai Vescovi scomparsi nel corso dell’anno è espressa da Giovanni Paolo II nel corso della Santa Messa celebrata nella mattinata di oggi, nella Basilica Vaticana. Con il Santo Padre concelebrano all’altare della Cattedra 25 Cardinali.
In apertura di celebrazione il Papa rivolge all’assemblea questa breve riflessione.
Siamo raccolti attorno all’altare del nostro redentore Gesù Cristo, Signore della vita e della morte, per commemorare e suffragare i Cardinali e i Vescovi “che ci hanno preceduti nel segno della fede e dormono nel sonno della pace”.
Tra i numerosi defunti nel corso dell’anno, vogliamo ricordare in particolare i Cardinali Mario Nasalli Rocca di Corneliano, Giuseppe Siri, Joseph-Albert Malula, Timothy Manning, George Bernard Flahiff, e il Patriarca Mar Paul II Cheikho.
A questi compianti fratelli, come a tutti gli Arcivescovi e Vescovi dell’intera Chiesa cattolica, i quali hanno speso generosamente le loro ricche energie per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime loro affidate, vogliamo rinnovare l’espressione della nostra riconoscenza per gli esempi di ardore apostolico, di forza d’animo e di vibrante fedeltà alla Chiesa, che essi ci hanno lasciato in eredità, quasi a coronamento della loro vita.
Il ricordo si fa ora preghiera, affinché la pace eterna e il gaudio della luce beatifica siano assicurati a quei ministri della Chiesa, e possano pienamente godere dell’abbraccio gioioso di Dio, nostro Padre.
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