DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AGLI ARBITRI DEI MONDIALI DI CALCIO
Lunedì, 4 giugno 1990
Cari amici.
Sono lieto di avere questa opportunità per incontrare gli arbitri designati dalla Federazione Internazionale dell’Associazione Calcio (FIFA) a prendere parte al Campionato della Coppa del Mondo “Italia 90”, che inizieranno nel giro di pochi giorni. In un certo senso voi occupate una scena centrale in queste gare e gli occhi di milioni di spettatori in tutto il mondo saranno su di voi. Desidero offrirvi il mio incoraggiamento e i migliori auguri per il vostro responsabile e impegnativo compito. Un campionato come questo non è soltanto un’occasione sportiva della più alta categoria, con la sua parte di eccellenza atletica e di sana rivalità tra le squadre che vi competono. Esso può essere anche una grande festa di comprensione, solidarietà e amicizia tra le persone, sia se saranno presenti personalmente alle partite sia se parteciperanno e seguiranno il gioco attraverso i media. Perché ciò sia così, ogni cosa deve procedere in accordo ai più alti ideali di sportività, di comportamento leale, di rispetto e amicizia nelle relazioni umane.
“Italia ‘90” costituirà un vero spettacolo e intrattenimento se sarà anche un’esibizione dei valori umani. In tutto ciò voi, gli arbitri, avete un ruolo fondamentale. Le vostre migliori capacità di giudizio accurato, rapido e imparziale saranno di grande aiuto nell’assicurare che le regole del gioco siano rispettate e che sia mantenuto un comportamento sportivo. Assicurando la disciplina, il controllo, la buona volontà e il rispetto reciproco sul campo, voi darete un buon contributo ai valori educativi del campionato. Il buon esito di questi giochi, infatti, non può essere misurato in termini finanziari. Ciò sarebbe distruggere il vero spirito dello sport. L’intero evento dovrebbe essere un grande esercizio di autentico umanitarismo che guidi verso la crescita dell’armonia, dell’amicizia e della pace tra i popoli. Volentieri invoco le abbondanti benedizioni dell’Altissimo su voi e le vostre famiglie. Possa la vostra visita a Roma e in Vaticano portare nelle vostre menti il messaggio evangelico dell’amore universale di Dio e della nostra fratellanza nella famiglia umana.
Possa la sua protezione essere con voi e guidarvi sempre!
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