DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALL’EQUIPAGGIO DELLA NAVE BRITANNICA HMS MANCHESTER
Sabato, 3 marzo 1990
Cari amici.
Ho il piacere di dare il benvenuto agli ufficiali e agli uomini della HMS Manchester. Sono lieto di avere questa opportunità di incontrarvi nella speranza che questa vostra visita a Roma vi aiuti ad accrescere la stima nella ricca eredità della fede cristiana riflessa in molti dei suoi monumenti e delle opere d’arte. Possa parimenti indurvi a riflettere sui valori spirituali che sono serviti come base a così tanta parte della storia dell’Occidente. Proprio ai giorni nostri, questa eredità ha dimostrato la sua potenza durevole quando nazioni e popoli hanno trovato in essa ispirazione per affermare il loro desiderio di libertà, il loro credo nella dignità di ogni individuo e il loro desiderio di un ordine sociale che garantisca la giustizia per ognuno. Tra i drammatici cambiamenti che hanno avuto luogo nel nostro mondo, voi avete una parte speciale da svolgere. Come membri delle forze armate, voi servite il vostro Paese negli sforzi di promuovere la sicurezza e di salvaguardare la libertà. Il Concilio Vaticano II ha insegnato che il corretto adempimento di questo ruolo rende un autentico contributo all’instaurazione della pace tra le nazioni (cf. Lumen gentium, 79). Insieme a coloro che stanno progettando nuovi modelli di cooperazione a livello politico ed economici. Anche voi state prendendo parte al lavoro di costruzione di un mondo più pacifico. La fede cristiana ci insegna che la pace a cui il mondo aspira è un dono di Dio e il risultato dell’obbedienza alla sua volontà. Qualunque pace duratura, che sia nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, o tra le nazioni, ha Dio come suo autore e sorgente. Prego affinché ognuno di voi giunga a sperimentare la pace di Dio che supera ogni comprensione umana (cf. Fil 4, 7). Che le persone d’ogni luogo siano benedette con rinnovata forza e perseveranza mentre si sforzano di domare i conflitti e l’ingiustizia attraverso il dialogo, la cooperazione e la generosa sollecitudine per i diritti e le aspirazioni dei loro fratelli e sorelle.
Su tutti voi e sui vostri cari invoco le abbondanti benedizioni di dio nostro Padre.
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