VISITA PASTORALE NELLA DIOCESI DI COMO
SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
AL TERMINE DELLA RECITA DEL SANTO ROSARIO
Duomo di Como - Sabato, 4 maggio 1996
Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. Sono lieto di aver potuto recitare insieme con voi il Santo Rosario in questa Chiesa Cattedrale dedicata alla Beata Vergine Maria Assunta. L’ultima volta, nel mese di ottobre dell’anno scorso, ho recitato così il Santo Rosario nella Cattedrale di San Patrizio, St. Patrick Cathedral, a New York. Un buon segno! Cade quest’anno il sesto centenario degli inizi della sua costruzione. L’armonioso edificio, con le sue splendide strutture e i suggestivi affreschi, crea un’atmosfera sacra in cui è facile raccogliersi e pregare.
Dalle numerose raffigurazioni mariane presenti nel tempio ci viene l’invito ad accostarci con fiducia alla Madre di Dio e Madre nostra. Sul Calvario Gesù ci ha affidati a Lei perché ci conduca per mano, in ogni momento della vita, verso una sempre più profonda adesione ai disegni provvidenziali che Dio ha su ciascuno di noi.Esprimo il mio affetto anzitutto a voi, cari malati, che vedo con piacere qui davanti, come pure a tutti gli infermi che non sono potuti intervenire a questo momento di preghiera. Sappiate unire costantemente, nella fede, le vostre sofferenze alla croce vittoriosa di Cristo e pregate anche per me e per il ministero che mi è affidato.
Ringrazio voi, cari Sacerdoti qui presenti, e quanti, attraverso la radio o la televisione, si sono spiritualmente uniti a noi per la recita della corona del Rosario. Esorto tutti, specialmente in questo mese di maggio che la devozione popolare dedica alla Madonna, a ricorrere con fiducia al Santo Rosario. Invitate, altresì, cari Sacerdoti, le famiglie e le comunità a voi affidate a recitare spesso la Corona, preghiera efficacissima per impetrare doni celesti.Saluto cordialmente e ringrazio le Religiose che sono numerose e auguro per loro di crescere nelle vocazioni. Voi non sapete come siete necessarie! Saluto poi i tanti fedeli che, in vario modo, hanno preso parte a questo incontro, sia nella Cattedrale che all’esterno. A ciascuno invio il mio affettuoso pensiero.
2. In questo primo sabato del mese di maggio, carissimi Fratelli e Sorelle, mi è spontaneo indicarvi Maria Santissima come modello a cui fare riferimento nel corso della giornata, per trovare nei suoi esempi ispirazione e guida sicura. Vi esorto ad invocare Maria senza mai stancarvi: sarà per voi motivo di conforto e di speranza. Maria, infatti, sostiene i cristiani nel loro quotidiano pellegrinaggio della fede, rafforza la loro fedeltà agli impegni evangelici ed apre i cuori alla carità verso tutti, specialmente verso i meno fortunati.
Nel darvi appuntamento a domani ed invocando l’intercessione della nostra Madre celeste e dei santi Patroni di questa Diocesi, a tutti imparto di cuore la mia Benedizione.Al termine del Santo Rosario, nel fare rientro in Episcopio, il Papa ha augurato "Buona notte" ai tanti fedeli che lo attendevano.
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