PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
IN OCCASIONE DELL'INAUGURAZIONE
DEL PARCHEGGIO DEL GOVERNATORATO
DELLO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO
Mercoledì, 2 giugno 1999
Signori Cardinali,
Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,
Carissimi Fratelli e Sorelle!
Vi saluto cordialmente e sono lieto di inaugurare, quest'oggi, il nuovo Parcheggio della Città del Vaticano. Ringrazio il Cardinale Edmund Casimir Szoka, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, per le cordiali parole con cui ha illustrato la nuova realizzazione: un'opera di cui si sentiva sicuramente bisogno.
Compiendo un breve sopralluogo all'esterno e nei tre piani interrati di cui è composto il Parcheggio, ho avuto modo di rendermi conto della sua funzionalità e soprattutto di come esso sia stato progettato e costruito nel pieno rispetto dell'impatto ambientale. Lo spazio verde non è stato ridotto ed evidenti migliorie sono state apportate allo stesso arredo del piano stradale. La costruzione, poi, ben s'innesta nel complesso del paesaggio, unendo insieme efficienza ed armonie di linee.
Formulo, pertanto, complimenti e felicitazioni a tutti coloro che hanno collaborato alla progettazione ed alla costruzione dell'opera. Essa viene incontro ad una duplice esigenza: assicurare, da un lato, locali adeguati per lo stazionamento delle autovetture e, dall'altro, rispondere alla crescente richiesta di parcheggi per autoveicoli, nella vita di ogni giorno e specialmente in particolari circostanze.
Esprimo, pertanto, viva soddisfazione per questo nuova struttura. Essa viene ad aggiungersi all'altra grande opera, la Domus Sanctae Marthae, e contribuisce a rendere più accogliente e funzionale la Città del Vaticano, mantenendo intatta ed, anzi, arricchendo la sua peculiare fisionomia artistica ed ambientale.
Ben volentieri mi unisco a tutti voi nel benedire e rendere grazie al Signore, che ha reso possibile questa nuova funzionale realizzazione. Invochiamo, inoltre, con fede la costante protezione divina su questo stabile, sulle vetture che vi saranno parcheggiate e soprattutto sulle persone che a vario titolo vi entreranno. Su tutti e ciascuno, per intercessione di Maria, materna Custode della Città del Vaticano, scenda la benedizione di Dio, apportatrice di celesti favori.
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