VISITA ALLA PARROCCHIA ROMANA
DI SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO IN PANFILO
DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
Domenica, 21 marzo 1999
Rivolgendosi ai bambini il Papa ha pronunciato queste parole:
Sia lodato Gesù Cristo!
Oggi è domenica 21 marzo. Con questa data comincia la primavera. E sembra che sia proprio arrivata. Allora ho pensato, recandomi in questa parrocchia, che il primo incontro lo avrei avuto con i bambini: anche questo è primavera. Incontrare i bambini è la primavera. Così vi saluto, cari bambini, come «primavera» della società, della vostra patria, di questa chiesa, di questa parrocchia.
Questa parrocchia sembra molto primaverile perché anche la Patrona, Santa Teresa, ci ricorda l'entusiasmo dei giovani. Si deve leggere la vita di Santa Teresa. Si legge molto facilmente. La sua vita è una storia dell'anima. Leggerla, dunque, sarebbe molto utile per voi, molto utile per tutti, per noi, per i sacerdoti, per i Vescovi, per le persone religiose, come pure per gli anziani, per i giovani e per i bambini.
In questa parrocchia vi sono pochi bambini, e quindi si vede che siamo dentro Roma; in periferia i bambini sono di più. Vi saluto cordialmente e vi ringrazio per questo incontro. Ringrazio le mamme, i genitori, i catechisti. Adesso andiamo a celebrare la Santa Messa, che ci prepara, oggi che è la quinta domenica di Quaresima, alla Pasqua.
La Pasqua è vicina. Fra una settimana celebreremo la Domenica delle Palme, e fra due settimane celebreremo la Pasqua del Signore. La Pasqua ci ricorda la morte e la risurrezione di Cristo: è a questo evento che noi ci prepariamo.
Che il Signore benedica tutta la vostra comunità, tutte le famiglie, tutti i presenti, e specialmente tutti i bambini che sono la «primavera» della Chiesa.
Sia lodato Gesù Cristo!
Il Santo Padre si è poi rivolto ai giovani e ai membri del Consiglio Pastorale:
Ora parlerò in latino: «Pueri hebraeorum portantes ramos olivarum obviaverunt Domino». Questa frase la leggeremo domenica prossima nella liturgia delle Palme. I giovani ebrei con le palme nelle loro mani sono andati all'incontro con il Signore. Ho citato queste parole perché così è nata la Giornata Mondiale della Gioventù. Vent'anni fa quando sono stato chiamato a Roma, ho visto che i giovani vengono soprattutto in occasione della Domenica delle Palme. Allora hanno indovinato la vocazione che questa Domenica, che questa Giornata porta loro.
Lentamente, gradualmente, abbiamo approfittato della liturgia della Domenica delle Palme per allargare sempre più l'incontro con i giovani. Prima erano i giovani ebrei, poi erano i giovani romani, e poi, lentamente, i giovani di tutto il mondo. Cominciando da Roma, la Giornata si è portata a Buenos Aires, in Argentina; a Santiago de Compostela, in Spagna; poi a Czêstochowa, in Polonia; poi a Denver, negli Stati Uniti; quindi a Manila, nelle Filippine; l'ultima a Parigi. Allora la Giornata deve adesso «tornare» a Roma, e sento che il Cardinale Vicario è già molto impegnato per la preparazione di questa Giornata Mondiale della Gioventù a Roma nell'Anno 2000. Se ne interessano anche i Vescovi e se ne interessano gli stessi giovani. Speriamo che andrà bene!
Nell'incontro di giovedì 25 marzo con i giovani di Roma e e nella Domenica delle Palme cercheremo di fare una buona preparazione. I giovani camminano con Cristo. Quando Lui viene in Gerusalemme per offrire la sua vita, sono i giovani che lo accolgono. E questa è un'ispirazione a beneficio della Chiesa e dei giovani di tutto il mondo per accogliere Cristo. I giovani lo accolgono quando porta la Croce. È per questo che la Croce è diventata il simbolo della Giornata Mondiale della Gioventù: Croce che si trasferisce di Continente in Continente. Adesso questa Croce attraversa tutta l'Italia.
Allora sono contento di dirvi questo e di augurarvi quello che è l'augurio di Cristo stesso: «Seguimi!». Questo ha detto Gesù ad un giovane, e lo dice a tutti i giovani. «Seguimi!» perché questa è la strada con cui si apre una prospettiva di vita, di quel compimento della nostra umana e cristiana vocazione.
Vorrei ancora dire al Padre parroco e al Consiglio Pastorale della parrocchia che devono puntare sui giovani perché a loro appartiene il futuro, il Terzo Millennio. Ringrazio i membri del Consiglio Pastorale per tutti i buoni consigli che danno al loro parroco.
Grazie per l'accoglienza e per questa visita nella parrocchia la cui Patrona si chiama santa Teresina. Specialmente a Parigi, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, si sentiva la presenza di Santa Teresina. Era una vostra coetanea.
Buona Domenica delle Palme e, poi, Buona Pasqua!
Al termine della visita pastorale Giovanni Paolo II, sul sagrato della chiesa, nel congedarsi dalla comunità parrocchiale, ha detto:
Grazie per la vostra cordiale accoglienza in questa domenica che ci avvicina alla Santa Pasqua. Auguro a tutti una buona preparazione spirituale in questi giorni, specialmente durante la Settimana Santa. E poi auguro Buona Pasqua a tutti!
Sia lodato Gesù Cristo!
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