CANONIZZAZIONE DI SUOR MARIA BERTILLA MOSCARDIN
OMELIA DEL SANTO PADRE GIOVANNI XXIII*
Solennità dell'Ascensione del Signore
Giovedì, 11 maggio 1961
Hodierno die, quadragesimo post Paschalia sollemnia, triumphalis Christi Iesu celebratur in caelum reditus. Quod venerabile festum universis, qui mystica sunt membra corporis Christi, acqua causa est, cur pia iidem concipiant animo gaudia, unisona voce illud sacri Psaltae ingeminantes : Exaltare super caelos, Deus [1].
Sanctissimus enim nostri generis Reparator, qui, humana induta natura, semetipsum exinanivit formam servi accipiens [2] quique, ut eos redimeret qui perierant, factus est oboediens usque ad, mortem, mortem autem, crucis [3], cum victor ab inferis ad vitam immortalem revixit, amplissimum habuit triumphum; cum in beatissimas illas sedes stupentibus Angelis ascendit, ad summum gloriae culmen pervenit. Etenim iucundissimus hic Christi ascensus, quemadmodum vitae ab eo hisce in terris actae est tamquam summa atque terminus, ita eiusdem fastigium putatur esse.
Huius autem diei memoria erudimur, dilectissimi filii, ut caduca huius mundi posthabentes, vitiorumque spernentes illecebras, nos quoque cum Christo, non tantum mente, sed etiam virtutibus ad excelsa, ad superna ascendamus.
Superiore anno, cum sollemne hoc in Lateranensi Basilica ecclesiarum principe servaremus, Sanctorum Caelitum honores Gregorio Barbadico, Episcopo prius Bergomensi, postea Patavino eidemque Romanae Ecclesiae Cardinali, decrevimus; hodie vero Sanctarum numero accensuimus timidam agrorum alumnam, Mariam Bertillam Boscardiniam Virginem Deo devotam, quam idcirco universae catholicorum hominum multitudini proposuimus ad imitandum. Uterque, licet alius alia ratione, magnam nobis inicit admirationem sui; utrumque, insignem dicimus Antistitem et verecundam adulescentulam, mysticum quoddam sociat vinculum. Quae enim in fidelibus splendet sanctitas, ea non uno nomine sacrorum administrorum et Episcoporum partim tribuenda est vigili industriae, qua singulorum virtus instimulatur, alitur, crescit. Quis namque nesciat sacerdotum et Episcoporum eas esse praecipuas partes, ut religiosa institutio christiano populo tradatur, ut divina crebro suscipiantur Sacramenta, ut singulorum hominem atque adeo totius civitatis vita ad Christi praecepta conformetur? Iure igitur optimo, ubi pulchri exsistunt flores, ibi exquirenda est perita cultoris manus.
Omnibus autem in confesso est quantum ad sacerdotum et Episcoporum industriam accesserit alacritatis post habitum Concilium Tridentinum, quod, totius ecclesiasticae ordinationis instaurata disciplina, eorum illustravit et incitavit actionem ; quodque propterea difficile est dictu quantum contulerit ad studium renovandum sanctitatis.
Virgo, quam hodie Caelestium infula decoravimus, pietate, modestia, tolerantia dolorum, caritate erga aegrotos diligentissima, veluti campi flos est existimanda, quae, divina dives gratia, fragrantiam fudit suavissimam. Ea nempe suae eloquentia vitae, omnes ad meditanda atque facienda divina mandata invitat, omnes ad Christum, nostrae salutis auctorem, sequendum ac diligendum incendit. Amen.
Venerabili Fratelli e diletti figli!
Le parole vogliono proseguire ora come in tono familiare perchè il pensiero susciti una eco immediata nei cuori.
Di fatto non sappiamo trattenere l'effusione del paterno affetto di fronte ai conterranei dell'umile figlia del Veneto ed ai pellegrini di ogni provenienza, tutti esultanti per la glorificazione di Bertilla Boscardin. Ancora una volta si ripete lo spettacolo incomparabile : fremito di anime in questa. Basilica Vaticana, qui convenute per porgere alla novella Santa le primizie della loro venerazione. Il Papa, attorniato dalla corona dei Cardinali, dei Vescovi e della Prelatura Romana, ha fatto risonare la Sua voce nell'esercizio della pienezza del magistero, a Lui confidato da Cristo Signore benedetto. Al centro della comune ammirazione trepida e devota, la figura di un'umile suora ascesa alla gloria più alta, che fa impallidire ogni altro splendore.
Ai potenti ed ai sapienti del mondo, che vogliono conoscere le origini e le imprese della novella Santa, e i motivi per cui viene ora proposta alla imitazione del mondo cattolico, risponde con le sue eterne lezioni il Vangelo. Ecco : è la grandezza che viene dall'umiltà; è il sacrificio spinto fino all'eroismo, perchè nascosto alla fatua curiosità da un delicato riserbo ; è la semplicità, che sgorga dal confidente abbandono in Dio. Gli insegnamenti di Suor Bertilla, vissuti in una luce di eroica perfezione nel breve arco della sua vita, sono quelli della celeste dottrina, che ancora una volta viene proclamata in faccia al mondo dall'esempio vivo dei piccoli e dei semplici, ex ore infantium [4]. Oh, come si disvela sempre vera e confortatrice la parola del Salvatore Divino, e come oggi essa sembra echeggiare in tutta la sua forza : « Gloria a te, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai nascosto queste cose ai sapienti e ai prudenti, e le hai manifestate ai piccoli. Così è, o Padre: perchè così a te è piaciuto » [5].
Venerabili Fratelli e diletti figli!
Per voi rappresentanti di Vicenza, che diede alla Santa i natali e la prima educazione, per voi di Treviso, che ne raccolse l'estremo anelito, e per tutti voi, qui convenuti, amiamo raccogliere questa lezione sublime, che si ripete per tutta la Chiesa : e ricordare che l'odierna glorificazione ha i suoi presupposti nella famiglia cristiana : nello studio del catechismo : nella corrispondenza pronta alla divina volontà che chiama. Questi fondamenti spiegano la feconda ricchezza della società cristiana e il fiorire incessante della santità.
I
La famiglia cristiana, anzitutto. Questo è l'ambiente primordiale, nel quale le creature rigenerate alla vita divina nelle acque del santo Battesimo, aspirano con l'aria stessa domestica i principi salutari del timore di Dio e del suo santo amore. Certo non mancano in questo nucleo provvidenziale le nubi, che si addensano talora a minacciarne la serenità. E anche nella famiglia di Bertilla non tutto fu roseo e quieto. Spesso il pianto e lo sconforto fecero palpitare il cuore della futura Santa negli anni della innocenza e della adolescenza. Ma tutto fu superato con l'aiuto di Dio.
Dove c'è una mamma che ha fede, che prega, che cristianamente educa le sue creature, là non può mancare la grazia celeste, che matura i frutti attraverso l'asperità della prova. Anche oggi la società avrà maggiore stabilità e una difesa inconcussa, se le famiglie, pur nelle difficoltà di ogni genere che il vivere comporta, sapranno gelosamente custodire il patrimonio prezioso di una fede consapevole e convinta, luminosa e ardente, e attingere ad essa il segreto della serenità che non tramonta.
II
L'odierna glorificazione ha ancora il suo presupposto nello studio del catechismo, che pone nell'anima innocente l'amore alla vera sapienza. e ve lo custodisce per le conquiste della maturità.
Come abbiamo ricordato ad un recente pellegrinaggio della diocesi di Bergamo, « l'insegnamento del catechismo è seminagione quotidiana nelle singole parrocchie, famiglie e scuole, che permette agli innocenti di vigoreggiare nello spirito e nella grazia di Cristo, e tiene in onore il patrimonio che è vera e pura sostanza di perfetto cristianesimo » [6].
L'umile suora di Brendola è la conferma di una tradizione che fa delle fervorose parrocchie la prima scuola di ben vivere e di santità. Santa Bertilla sta ora sugli altari al di sopra dei sapienti e dei prudenti del secolo. Essa non frequentò un lungo tirocinio di studio, ma poté espletare con buon garbo ogni mansione a lei affidata. Il suo libro, tenuto gelosamente fra i ricordi più cari, è stato il Catechismo, regalatole dal parroco. Là attingeva ispirazione e conforto fin da bambina, ritirandosi tutta lieta in solitudine, dopo aver sbrigato i lavori domestici, per leggerlo e rileggerlo continuamente, e per insegnarlo con trasporto alle coetanee.
La grande figura del dottissimo Cardinale Barbarigo e la semplicità di questa figlia della terra Veneta, che ad un anno di distanza l'uno dall'altra abbiamo avuto la gioia inesprimibile di cingere della gloria dei Santi, si incontrano e, diciamo, si completano nell'amore al Catechismo: l'uno, Pastore infaticabile, per insegnarlo e farlo insegnare; l'altra, ingenua figliola dei campi, per conoscerlo sempre meglio ; ambedue per viverne alla lettera le lezioni di celeste dottrina. I due Santi ci ricordano uno dei doveri impellenti della vita pastorale. L'assolvimento di questo grave mandato assicura un salutare approfondimento della Rivelazione e l'incremento del costume civile e cristiano. S. Gregorio Barbarigo e S. Bertilla inculcano a tutti i fedeli, particolarmente agli adolescenti ed ai giovani, il dovere di attendere costantemente, con l'aiuto di Dio, alla formazione cristiana della mente, del cuore e della coscienza.
III
L'ultimo insegnamento di questa glorificazione sta nella corrispondenza pronta ad una naturale attrazione verso il servizio di Dio, nella unione intima con Lui e nell'amore dei fratelli. La vocazione religiosa è la risposta lieta dell'anima alla scelta divina. Il desiderio di appartenere a Lui solo e di servirlo nel nascondimento si volge poi a beneficio incommensurabile delle anime.
Ecco qui un'anima semplice, che al primo schiudersi della vocazione è lieta di abbandonarvisi, favorita dal rispetto e dal consenso dei genitori : essa è contenta di compiere anche i più umili servizi, perchè non chiede nulla per sé, non insegue divagazioni di curiosità o di personali preferenze. Eppure la irradiazione di Suor Bertilla si allarga : nelle corsie dell'ospedale di Treviso, a contatto con gli epidemici, a consolare, a calmare : pronta e ordinata, esperta e silenziosa, fino a far dire anche ai distratti che Qualcuno — cioè il Signore — fosse sempre con lei a dirigerla e a illuminarla. Irradiazione che non si è spenta con la morte, ma che è continuata a diffondere i benefici della santità su una cerchia sempre più vasta di anime, fino all'odierno trionfo.
Dio e anime; vita interiore e apostolato ; amore di Dio e amore del prossimo : sono i cardini incrollabili, su cui poggia la storia di tutti i Santi, e che proclamano in faccia al mondo il fascino irresistibile del loro esempio.
O Gesù ascendente al Cielo, o Signore, Re benedetto e immortale dei secoli, ti ringraziamo di aver associato oggi S. Bertilla al tuo trionfo e di avere acceso con essa una nuova stella nel firmamento della tua Chiesa. Ritornando al Padre hai promesso di non abbandonarci mai : e tu benigno continui ad essere con noi anche nella testimonianza e nell'amore dei tuoi Santi, che sono il tuo corteo più bello in Cielo, e il tuo buon profumo qui in terra. Per intercessione di Santa Bertilla, e di tutti i Santi, suscita nelle anime, nelle famiglie, nelle diocesi germi fecondi e sempre nuovi di santità : vocazioni numerose e ardenti; anime belle e pure ; famiglie sane e generose, che vivano nel tuo santo amore. E concedi che, fortificati dalla tua grazia, e rinfrancati dagli esempi dei Santi tuoi, possiamo farti onore ogni giorno, in serenità e letizia, con coraggio e perseveranza, per poter vivere una vita tutta celeste : ipsi quoque mente in caelestibus habitemus. Fiat, fiat.
* A.A.S. vol. LIII, 1961, pp. 291-295.
[1] Ps. 56. 12.
[2] Phil. 2. 7.
[3] Ib. 2, 8.
[4] Cfr. Ps. 8, 3.
[5] Luc.10, 21.
[6] L'Osservatore Romano, 2-3 maggio 1961.
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