PAOLO VI
UDIENZA GENERALE
Mercoledì, 4 ottobre 1967
Partecipazione dei fedeli alla vita e alla missione della Chiesa
Diletti Figli e Figlie!
Voi venite a chiedere la Nostra Benedizione, e Noi siamo lieti di darla a ciascuno di voi, ai vari gruppi a cui siete associati, alle parrocchie e alle diocesi da cui provenite e che qui voi Ci rappresentate, alle comunità religiose, alle associazioni, ai gruppi sociali, a cui appartenete, alle vostre famiglie, a tutti i vostri cari, ai giovani specialmente, ai fanciulli, agli ammalati e ai sofferenti che vi sono vicini, a quanti portate nel cuore.
Sì, a tutti la Nostra Benedizione!
Con un’intenzione speciale: la vostra visita Ci dice che voi desiderate unirvi spiritualmente al Papa, che voi volete essere figli coscienti e fedeli della Chiesa, che voi sentite il bisogno di meglio capire e meglio godere quella comunione di fede, di carità, di opere, di meriti, ch’è propria della Chiesa, anzi ch’è la Chiesa stessa, la quale appunto si definisce la «comunione dei santi». Ebbene, Noi elogiamo, Noi incoraggiamo, Noi benediciamo codesta segreta intenzione, la quale guida i vostri passi, anzi i vostri animi verso di Noi, in un’aspirazione di essere spiritualmente con Noi, e di meritare così i doni divini di cui il Nostro ministero è appunto dispensatore. Voi vi appropriate la parola di San Paolo, ch’egli scriveva ai Corinti: «Così ciascuno ci consideri come ministri di Cristo e distributori dei misteri di Dio» (1 Cor. 4, 1).
Questa dottrina, voi forse lo sapete, della partecipazione di quanti sono membri della Chiesa alla sua vita, alla sua liturgia, al suo apostolato, alla sua missione, come pure alle sue fatiche, ai suoi dolori, alle sue avversità, ricorre molto spesso nei documenti del recente Concilio e gli conferisce una caratteristica particolare, quella appunto dell’invito rivolto a ciascun fedele a partecipare più coscientemente, più praticamente al mistero della Chiesa.
Questa Udienza, anche se così semplice e breve, mette in evidenza il movimento, proprio della Chiesa viva, di partecipazione dei suoi figli fedeli alla comunione interiore, che la costituisce, ai suoi tesori di grazia e di dottrina, ai suoi organi che la promuovono e la tengono unita nella fede e nella carità.
Perciò vi diciamo, Figli carissimi: che questo incontro confermi in voi il voto ed il proposito d’essere più uniti al cuore della Chiesa: al suo centro gerarchico, alle sue grandi intenzioni di salvezza e di pace, alle sue sofferenze e alle sue speranze, e alle sue sorgenti di grazia e di merito.
E così dicendo Noi vi auguriamo di sperimentare la dignità, la fortezza, la letizia di sapervi e di sentirvi veri figli della santa Chiesa di Dio: e a tal fine tutti vi benediciamo.
Ein herzliches Willkommen und Unser väterlicher Gruss gilt heute der Rom-Wallfahrt des Cartell-Verbandes der katholischen deutschen Studenten-Verbindungen.
Liebe «C.V.»!
Wir danken für euer Kommen und eur Verbundenheit. Mögen diese Tage in Rom das Band der Liebe und Treue zur Kirche nur noch enger knüpfen, auf dass ihr in eurer Heimat als katholische Akademiker ein strahlendes Beispiel für die ewig junge Kraft der Kirche geben könnt.
Einen besonderen Gruss richten Wir auch an die Rom-Pilger der Kolpings-Familien aus Bayern.
Bleibt stets treue Sohne der Kirche im Geiste eures Gründers, und seid euch in dieser Zeit so mancher Unruhe eurer grossen Verantwortung als Katholiken in Familie und Beruf bewusst. Dann wird der Schutz des Allmächtigen euch nie verlassen. Als Unterpfand dessen, euch allen, liebe Sohne Kolpings, Unseren Apostolischen Segen!
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