DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
ALLE FAMIGLIE RELIGIOSE DI
SAN GIUSEPPE BENEDETTO COTTOLENGO
Mercoledì, 29 maggio1974
Dobbiamo a particolari circostanze la Visita dei tre Superiori Generali, con i rispettivi Consigli, a cui è affidata la guida e la tutela della Piccola Casa della Divina Provvidenza, voluta dalla fede, che non conosce ostacoli, di S. Giuseppe Benedetto Cottolengo.
Vi conduce a noi, carissimi figli, il desiderio di esprimere all’umile Vicario di Cristo i sentimenti di venerazione delle singole famiglie: dei Sacerdoti, dei Fratelli e delle Suore del Cottolengo, interpreti, a loro volta, della commovente pietà dei sofferenti da voi assistiti.
E siete latori di una notizia che non può non essere per noi di grande consolazione: è prossima l’inaugurazione di una succursale dell’Opera alla periferia di Roma.
Più volte è stata esplicitamente manifestata la gratitudine della Chiesa per la tanto benemerita attività svolta dalla istituzione torinese del Cottolengo.
Ci piace, nella presente occasione, sottolineare la sensibilità verso le forme più gravi del dolore umano e specialmente di quello innocente. Nel darvi atto della vostra generosa dedizione da tutti ammirata, desideriamo incoraggiarvi nella difficile impresa, invitandovi a considerare quanto sia accetto a Dio il dedicarsi alla sofferenza incolpevole: quanto propiziatrice sia per il bene della Comunità Ecclesiale la disponibilità verso i piani del Signore.
Siate, pertanto, forti testimoni della carità di Dio! Seguendo l’esempio del vostro Fondatore non vi mancheranno, nei giorni dell’amarezza e della incomprensione, i divini conforti di gran lunga superiori alle poche e povere gioie della terra.
Portate ai vostri confratelli e consorelle, e specialmente ai vostri infermi, la Benedizione del Papa che a voi e a tutti impartiamo in segno di benevolenza.
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