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DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
AI MILITARI DEI PRESIDII DELL’URBE

Mercoledì, 26 giugno 1974

 

Carissimi giovani,

Siete venuti dai presidii di Roma-Cecchignola, di Cesano e di Bracciano, ove state compiendo il servizio militare, per vedere il Papa e per ricevere la sua benedizione.

Ben volentieri noi ve la concediamo, perché vediamo che tale desiderio vi nasce spontaneamente dal cuore ed è quindi espressione di un atteggiamento religioso, di un orientamento di fede, di una sincerità autenticamente umana e cristiana. Ci piace anzi vedere in questa vostra disposizione di spirito un prolungamento di quell’adesione al Signore Gesù, che fu propria del Centurione di Cafarnao, e strappò al Cristo l’espressione dell’ammirazione più viva (Cfr. Matth. 8, 5 ss.). E sapete bene come furono proprio anche i soldati romani che si fecero strumento e veicolo di diffusione del cristianesimo. Certo, la vostra situazione è diversa: voi non siete per professione «uomini d’arme», e vi apprestate a ritornare alle vostre case dopo aver terminato il periodo obbligatorio di tirocinio: ma vogliamo credere che questa singolare esperienza, pur con i suoi limiti, propri ad ogni umana cosa, vi sia anche servita per maturare più a fondo le vostre convinzioni religiose, per praticarle più consapevolmente e fedelmente fuori dell’ambiente in cui siete vissuti, per dare alla vostra personalità anche la giusta dimensione spirituale, che trova nel Vangelo e nell’insegnamento della Chiesa la sua linfa vitale e perenne.

Vi accompagni sempre nella vita avvenire, quando avrete ripreso le vostre occupazioni, e nella famiglia che vi formerete, con l’aiuto di Dio, questa certezza fondamentale della fede, questa lealtà verso Cristo, quest’amore alla Chiesa. A tale fine noi preghiamo, e di cuore impartiamo a voi, ai vostri cari lontani, ai vostri Superiori, la nostra Benedizione Apostolica.

                              



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