PAULUS PP. VI
EPISTULA
LA DATA*
AD E.MUM P. D. PAULUM S. R. E. CARD. GIOBBE,
MUNUS DATARII SANCTITATIS SUAE DEPONENTEM,
CUM APOSTOLICA CONSTITUTIO « REGIMINI ECCLESIAE UNIVERSAE »
IN EO ESSET, UT PROXIME VIGERE INCIPERET.
Signor Cardinale,
La data nella quale, in conformità con le disposizioni della recente Costituzione sul riordinamento della Curia Romana, si attua la chiu- sura di un Dicastero Ecclesiastico, che ha reso da lungo tempo importanti servizi alla Santa Sede, permette a Lei, Signor Cardinale, di usufruire del meritato sollievo da una responsabilità, da Lei sostenuta con spirito di vera dedizione, di intelligente visione delle cose e di assidua laboriosità.
Il Nostro animo, sinceramente compiaciuto del lavoro da Lei condotto con tanta competenza e dei frutti in esso raccolti, non può rimanere indifferente e non può privarsi di una occasione così opportuna per farLe giungere una testimonianza di devota stima e di viva gratitudine, alla quale ci è caro anche unire i migliori voti augurali, nella certezza che il Signore, unico grande Remuneratore, voglia generosamente ratificarli con l'ampiezza delle Sue celesti benedizioni.
Questo tanto maggiormente viene suggerito al Nostro cuore, se, oltre il tempo nel quale Ella ha così dignitosamente adempiuto l'Ufficio di Nostro Datario, spingiamo lo sguardo attraverso il lungo cammino della sua intera attività, sempre a servizio della Chiesa e di questa Sede Apostolica, soprattutto negli anni in cui Ella profuse rare doti di cuore e di mente come Rettore del Pontificio Collegio Urbano de Propaganda Fide, e negli anni, talvolta particolarmente difficili, che Ella trascorse come Rappresentante Pontificio a Bogotá e a L'Aja.
In tutti gli uffici, in tutte le responsabilità assunte, Ella, Signor Cardinale, ebbe il merito di unire alle nobili qualità del suo animo anche un sincero spirito di saggezza, di pietà e di carità sacerdotale. Questo Ci fa credere che Ella dal Signore attende soprattutto le più vere e più stimabili ricompense al suo lavoro.
Ma Noi, come abbiamo detto, non possiamo fare a meno di mostrarLe anche il Nostro compiacimento e confermarLe ancora una volta tutta la Nostra riconoscenza.
Il Nostro ringraziamento si estende a tutti i validi e diligenti suoi collaboratori del Dicastero che ora cessa dalle sue funzioni. E siamo sicuri che Ella vorrà rendersi efficace interprete presso di loro dei Nostri sentimenti, a loro conforto e a loro personale soddisfazione.
Infine, in auspicio delle grazie augurate a Vostra Eminenza e delle ricompense che dal Cielo Le desideriamo, in pegno della Nostra particolare benevolenza, di tutto cuore Le impartiamo, Signor Cardinale, la Nostra Benedizione.
Dal Vaticano, 7 gennaio 1968, anno quinto del Nostro Pontificato.
PAULUS PP. VI
*A.A.S., vol. LX (1968), n. 2, pp. 77-78
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