PREGHIERA DI SUA SANTITÀ PIO XII
DA RECITARSI DALLE GIOVANI*
Con l'anima ricolma dei più dolci aneliti, noi, « gioventù in fiore », ci prostriamo ai tuoi piedi, o Signore Gesù, « che allieti la nostra giovinezza », per offrirti i palpiti dei nostri cuori, come chi deposita con trepida mano un fiore dinanzi al tuo altare, affine di conoscerti meglio — verità infinita, unica capace di saziare la nostra sete d'ideale —, di amarti sempre più — bene ineffabile, oggetto ultimo delle nostre brame più elevate —, e di seguirti da vicino — modello supremo di ogni perfezione.
Che la tua presenza, come aura soavissima, ci accompagni nel nostro cammino in mezzo ad un mondo agitato e violento; che la tua purezza immacolata, come alba celeste, non si dilegui mai dai nostri occhi tra le bassezze con cui il materialismo imperante ci offende e vorrebbe offuscarci; che la tua forza onnipotente e mite, come sicuro appoggio, sostenga la nostra fragilità, soccorra la nostra debolezza, nella rete di malizie e di lusinghe, con le quali si vorrebbe affascinarci.
Noi vogliamo essere come un raggio luminoso, che rischiari e mostri quel che è una vita di fede viva ed amabile. Nell'intimo delle nostre dimore ci studieremo di essere sempre apportatrici di unione e di affetto, elevati soprannaturalmente dalla grazia; nelle nostre relazioni sociali procureremo di tener sempre alto il vessillo della giustizia e dell'amore, come simbolo visibile di un programma cristiano di vita; nel nostro studio e nel nostro lavoro cercheremo di respirare e d'ispirare serenità e gioia, come chi spande in un giardino la più preziosa delle sementi; nella scelta dello stato ci affideremo con la più amante fiducia alla tua divina volontà. E in ogni momento faremo quanto è da noi per vivere di preghiera e di grazia sacramentale, di unione a te e di sottomissione al tuo volere, e di quel filiale sentimento, che deve dare a tutte le nostre azioni un colore, un aroma, un suggello, che le renda sante e meritorie.
E tu, o Maria, Madre nostra amorosissima, giglio immacolato, ascolta le suppliche di queste tue figliuole, umili fiori di campo quasi sperduti nelle praterie del mondo, ma che innalzano i loro steli per offrirsi dinanzi alle are del Signore; presentaci tu, avvocata nostra potentissima, e fa che in tutti i nostri giorni possiamo vivere nella più fedele imitazione delle tue virtù, a maggior gloria del tuo preziosissimo Figlio, che col Padre e lo Spirito Santo vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Così sia!
Die 7 Martii 1958
Ssmus D. N. Pius Div. Prov. Pp. XII supra relatam orationem partiali trium annorum Indulgentia ditare benigne dignatus est. Contrariis non obstantibus quibuslibet.
N. Card. CANALI, Paenitentiarius Maior
S. Luzio, Regens
L. + S.
*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XX,
Ventesimo anno di Pontificato, 2 marzo - 9 ottobre 1958, pp. 533-534
Tipografia Poliglotta Vaticana
Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana